Tanto tempo fa, quando ancora gli uomini credevano nei veri valori (come il ratafià), un gruppo di impavidi decise che il mondo aveva bisogno di una svolta...
Poi, invece, crearono l'FC Moderna.
Il 1° aprile 1970 (1° aprile - giusto per evitare sin da subito fraintendimenti).
Pronti, via. Primo anno, prima promozione.
Dalla quarta alla terza divisione (così si chiamavano in tempi remoti le leghe amatoriali e di quinta c’era solo la birra che precedeva la sesta).
...or dunque... sin da subito grandi emozioni, emozioni sempre presenti nella storia Moderna (che parte dal 1970, non come continuano a sostenere alcuni storici datandola dal 1492 al 1789).
Così, dai capogiri in vetta con le finali di promozione per la seconda divisione alle visite in quinta lega, la storia Moderna è sempre stata caratterizzata dalla gioia e dal divertimento. (Si salga o si scenda, ogni scusa è buona per festeggiare!)
... e nel 2024, a furia di inciampare, si finisce in 2a lega, traguardo storico e ottima scusa per continuare a festeggiare!
Lugano, vi starete chiedendo come mai una parola del genere, non sempre apprezzata da tutti (soprattutto all’ombra dei castelli), dovrebbe apparire in una storia così amena. Semplicemente perché un ringraziamento all'FC Lugano di allora è d'obbligo. Un ringraziamento per essere stata l'unica squadra a rispondere all'appello della neonata Moderna in cerca di divise per le prime sgambettate sui campi.
Bianco e nero diventano così i colori sociali, che ancora oggi spiccano sullo stendardo.
In piedi, da sinistra a destra:
Giorgio Fonio (vicepresidente), Gianfranco Chiozzani, Giorgio Küng, Dario Bernasconi, Roberto Cattaneo, Bruno Balzarini, Eugenio Jelmini, Plinio Gabuzzi (capitano), Renato Rossini (presidente), Bruno Simoni.
Accovacciati, da sinistra a destra:
Reto Crivelli, Uberto Rossini, Renato Simoni, Giorgio Cattaneo, Marco Fonio, Boris Balestra (allenatore), Romeo Pellandini.